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I Rusteghi

Commedia comico brillante in tre atti di Carlo Goldoni

I Rusteghi sono quattro cittadini veneziani del medesimo stato, della stessa fortuna e di ugual carattere: uomini di rigide maniere ed insociabili, seguaci degli usi antichi e nemici terribili delle mode e del divertimento.

Questa uniformità di carattere invece di rendere monotona la commedia forma anzi un quadro nuovo e piacevole poiché ciascuno di loro si mostra con chiariscuri propri e particolari. Le mogli poi contribuiscono infinitamente a raddolcire la ruvidezza dei loro mariti o piuttosto a renderli più ridicoli che mai.

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Tre dei Rusteghi hanno moglie.
Margherita donna fastidiosa collerica ed ostinata rende Lunardo suo marito insoffribile: Marina con la sua stupidità e balordaggine non può nulla sull'animo di Simon suo sposo e Felice donna misteriosa ed accorta fa di Canciano tutto ciò che vuole.
 Giunge persino a far tollerare al marito che ella tratti e riceva in casa il Conte Riccardo. Canciano, da una parte rimproverato dai Rusteghi suoi compagni e dall'altro dominato da sua moglie, si rende il personaggio più comico della commedia.

Si tratta di Lucietta la figlia di Lunardo e figliastra di margherita col figlio di Maurizio, che forma il quadro originale della commedia. I genitori dei futuri sposi dispongono il matrimonio a suo antico. Canciano che deve intervenire nelle nozze ne fa parola a sua moglie invitata anch'essa ad assistere alla cerimonia nuziale.

Felice ora va in casa degli uni, ora in casa degli altri e tanto dice e tanto opera che riesce a cambiare quanto si era disposto. Alla fine i Rusteghi saranno costretti a dare il loro assenso e saranno obbligati a confessare che Felice in fondo...ha ragione.

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